Nello spirito dell’universalità della missione, che Virginia Centurione Bracelli ci ha lasciato in eredità, ci troviamo oggi, 17 maggio 2003, nella basilica di S. Maria Maggiore, riuniti nella gioia dell’attesa della solenne celebrazione, che domani proclamerà Virginia, Santa per tutta l’umanità.

Tutti insieme, suore, amici, devoti e fedeli, siamo qui per testimoniare il messaggio di amore e di donazione di sé, che da Genova è giunto sino a Roma, per poi diffondersi su mille strade, in mille cuori lungo un percorso che abbraccia tempo e spazio.

Celebriamo la vita dei presenti a questa festa, amici, fedeli, seguaci di Virginia. Celebriamo in modo particolare la vita di tante e tante giovani, che attratte dal fascino di Virginia continuano a seguire ancora oggi il suo esempio e lasciano tutto e tutti per calcare le sue orme, per dedicarsi a lenire ogni tipo di calvario umano in Patria e fuori. S. Maria Maggiore ci ha visto così “pellegrini in preghiera” …abbracciando il mondo intero… protesi verso il futuro…Nella preghiera introduttiva alla S. Messa, guidate con fervore e devozione speciale da Padre Franco Stano, appassionato biografo dì Virginia, abbiamo offerto un piccolo albero di ulivo perché crescendo, giorno dopo giorno, possa simboleggiare la nostra crescita…”Chiunque di noi torni in questa Basilica, guardandolo ricordi il clima di comunione, di festa e di preghiera che ha caratterizzato questo giorno e nella memoria ringrazi ancora a nome di tutti e per tutti”. Nel ricordo di questa fiamma che brucia; non si spenga mai in noi il lume della fede e della speranza, anzi, “arda e infiammi dell’amore di Dio i luoghi della nostra vita e della nostra responsabilità”.

La S. Messa, presieduta dall’Arcivescovo di Genova Mons. Tarcisio Bertone e la concelabrazione di più di 30 sacerdoti, ci ha ancora trattenuti in preghiera… Tra le autorità convenute c’era l’ambasciatore del Principato di Monaco presso la Santa Sede, S.E. il Signor Michel Jean-Claude e consorte; l’ambasciatore delle Filippine presso la Santa Sede, S.E. Signor Alba Francesco A.; le marchesi Maria Giulia e Benedetta Spinola, i marchesi Federico, Damiano, Lanfranco e Filippo Spinola e Luigi Garrera. La Chiesa di S. Maria Maggiore era gremita, oltre le aspettative. Si calcola che vi fossero più di 3000 persone.

Sull’altare papale primeggiava la bellissima figura della nostra Fondatrice in un grande arazzo di tre metri per due e ottanta.Viviamo momenti di immensa gioia, di gratitudine, di fratellanza universale… Celebriamo il passato, il presente, il futuro!Celebriamo la vita di una donna straordinaria, che pur essendo vissuta nel seicento, è di una attualità sorprendente. Sua S. Giovanni Paolo II, in occasione della sua beatificazione, così disse: “Anticipò genialmente, il senso moderno dell’assistenza, insegnando a mettere a frutto i doni della carità ed aiutando, con delicata pedagogia, l’indigente a uscire dalla triste mentalità indotta dalla miseria e a divenire responsabile di se stesso” Celebriamo il futuro… Il nostro cammino e il cammino di molte altre persone con Virginia verso la santità, santità domani proclamata e proposta alla venerazione della Chiesa Universale. Erano previsti vari numeri artistici, da ogni parte del mondo, dove le Figlie spirituali di Virginia operano, ma purtroppo, dopo l’esibizione delle “Matite Colorate” di Don Luca, della nostra Parrocchia di Santa Croce in Gerusalemme, e dei brevissimi numeri di Belo Horizonte (Brasile) e Itaquera (S. Paolo – Brasile), una leggera pioggerellina ha disperso quasi tutti… Il coro di Maratea (Potenza), non si è intimorito, …sotto i portici…, si è magistralmente esibito, facendo una dolce serenata a chi, previdente, era andato a letto per essere a S. Pietro, la mattina prestissimo.