I santi sono come stelle nel cielo: brillano nel cammino di molte anime. E Virginia Centurione Bracelli è una stella di intensa luce: lo è stata fin dalla sua nascita, avvenuta a Genova nel 1567 e lo è ancora di più, dal 18 maggio 2003, giorno in cui il sommo Pontefice Giovanni Paolo II l’ha proclamata santa: anima eletta che si e resa candida nel sangue dell’Agnello e fa parte di quella “moltitudine immensa”, di cui parla Giovanni nell’Apocalisse. “Avvolta in vesti candide e le palme nelle mani, sta davanti al trono di Dio!” (Ap 7,9)
Virginia, scelta da Dio, per annunciare e testimoniare il suo Vangelo, parla agli uomini di tutte le età e di tutti i tempi. La santità è sempre giovane, com’è eterna la giovinezza di Dio. A distanza di oltre tre secoli e mezzo, Virginia è sempre viva e moderna: una sorgente che zampilla, rinnovandosi sempre. Donna senza età: eterna come ogni anima che brilla della luce di Dio. “I santi sono coloro che lasciano passare la luce di Dio”. In ogni età, in ogni momento della sua “ricca e complessa vicenda umana di cristiana laica, di sposa esemplare, di madre premurosa, di vedova fedele, di donna impegnata nel campo sociale”, ha detto sempre con amore: mio Dio, ti amo tanto e solo per tuo amore voglio fiorire dove tu mi avrai seminato.
Vivere: scegliere e seguire ma anche rinunciare e accettare quello che tu non hai scelto. “Eccomi, sia fatta in me non la mia ma la tua volontà”, come Maria. Nell’adempimento della volontà dell’Altissimo ha realizzato il progetto che Dio le ha affidato e ha trovato gioia. Un giardino è stata la sua vita, con fiori freschi e profumati diversi per ogni età. Ogni età ha la sua bellezza, come ogni bellezza ha la sua età. Basta coltivare con amore i giardini, farli fiorire, cogliere i frutti ed offrirli. Cogliere e offrire: ecco in sintesi la vita di Virginia.
Ogni età, ogni giorno è stato il mirabile laboratorio, nel quale si è formato e sono scaturite le energie più nobili. Piccola ape, che cavava dolcezza da ogni sofferenza. “Getta nel Signore il tuo affanno ed Egli ti darà sostegno!” Il Crocifisso è stato per Virginia il libro più bello, più luminoso della sapienza di Dio. Dalla Croce Cristo le ha parlato, come ha parlato alla sua Mamma, a Francesco e a tante anime da Lui scelte.
Maria abbraccia e protegge con amore i suoi figli; Francesco lascia il mondo del lusso e del piacere e diventa messaggero di Dio, porta amore dove c’è odio, speranza dove c’è disperazione, pace dove c’è guerra; Virginia apre ai poveri le porte della sua casa e particolarmente quelle del suo cuore per collaborare all’avvento del regno di Dio: un mondo del tutto speciale, dove la felicità è garantita ai poveri, a quelli che non contano, non hanno potere, agli emarginati della società.
“II lusso sfrenato dei ricchi è miseria dei poveri”. Virginia fa sua la morale evangelica: i bisogni degli altri ti appartengono come i tuoi. “La carità di Cristo non attende il misero, ma lo cerca e lo ama”. “Passava facendo del bene”: è lo stile di Cristo e dei cristiani, che, come Virginia lo vogliono seguire e imitare, per essere veri figli della Risurrezione. Un cuore per amare: è stato questo il motore che ha animato e mosso le sue mani, i suoi piedi, tutta la sua attività, per portare anime a Dio.
Grazie Signore per questa straordinaria creatura, che continua ad esser presente nel mondo, nella persona delle sue Suore. Sono le “Suore di Nostra Signora al Rifugio in Monte Calvario”, famose a Genova come “Brignoline”, e le “Figlie di Nostra Signora al Monte Calvario”, a Roma.