Le “Figlie di Nostra Signora al Monte Calvario” svolgono attività di assistenza, educazione ed apostolato in nove regioni d’Italia ed in 45 comunità. Le Suore si dedicano alla cura di malati ed anziani in alcuni ospedali e case di riposo del Veneto, del Lazio, della Calabria. In molti altri istituti svolgono anche attività educativa attraverso istituti di scuola materna, media (inferiore e superiore), convitti ed altri istituti di educazione diffusi sull’intero territorio nazionale.
Animate dalla fede
Non è stato facile per le suore realizzare la missione per la quale sono state chiamate dal Signore, spesso per la mancanza di fondi più che di zelo ed impegno.
Non sono mancate le difficoltà, ma la fede le ha sempre sostenute e premiate tant’è che il Signore non ha mai tardato a porre sul loro cammino persone caritatevoli in grado di aiutarle a portare a compimento i progetti divini. Tutto quello che queste Suore attive e coraggiose sono state capaci di realizzare ci dimostra quanto sia presente il Signore nelle nostre vite e quanto numerosi e pronti siano i Suoi interventi a favore di chi è animato da fede profonda e sincera e da forte spirito di volontà. La fede rende possibile, dunque, ogni opera e di questo messaggio sono portatrici, in Italia e nel mondo intero, le ” Figlie di Nostra Signora al Monte Calvario”.
La storia di S. Giovanni Incarico
Per quanto riguarda la loro missione in Italia possiamo, a tal fine, prendere ad esempio la storia della loro attività a S. Giovanni Incarico. Nell’autunno del 1925, la Rev. da Madre Maria Concetta Brini, accompagnò un gruppo di suore in questo lembo di terra ciociara. Qui le prime persone caritatevoli che incontrarono furono i Baroni de Felici che misero a loro disposizione un vecchio granaio. I locali erano insufficienti e privi di comodità e di lusso, ma le Suore furono in grado di realizzare un asilo e un laboratorio che videro subito numerosissimi iscritti. I sacrifici delle Suore furono ben presto benedetti da Dio con una fioritura di vocazioni sacerdotali e religiose.
In seguito le Suore che si erano stabilite a S. Giovanni Incarico incontrarono sul loro cammino (senza dubbio grazie ad un divino intervento) la Nobildonna Vincenzina Cayro che fece costruire a proprie spese un asilo efficiente e ben attrezzato. E nonostante l’asilo fosse stato completamente distrutto durante la seconda guerra mondiale, la Signorina Cayro, di nuovo a sue spese, lo fece ricostruire e alla sua morte destinò un quinto di tutto il suo patrimonio alle Suore perchè continuassero a fare del bene al popolo del suo paese. La nobildonna donò alle Suore anche un giardino in cui, nel 1960 sorse la Casa di Riposo “Madre Agnese”. Furono numerose le giovani di San Giovanni Incarico che, attratte dal fascino di Santa Virginia C. Bracelli, lasciarono tutto e tutti e per entrare a far parte della Congregazione delle ” Figlie di Nostra Signora al Monte Calvario”.